Dove e quando
Venerdì 24 ottobre 2025, ore 17.00
Dipartimento di Economia- DIEC- Via Vivaldi 5 - Aula Galata
Il seminario presenta la ricerca del progetto ERC (European Research Council) "PEA - The Philosophy of Experiential Artifacts" che verte sul rapporto fra arte e tecnologia.
PI: Enrico Terrone (Principal Investigator)
Istituzione Ospitante: Università di Genova
Durata del Progetto: 60 mesi
Data di inizio: 1 settembre 2022 Horizon Europe ERCStg 2021 G.A. n. 101040535
Descrizione del Progetto
Gli Antichi Greci utilizzavano una sola parola, techne, per indicare sia la tecnologia che l'arte. È solo nell'era moderna che l'arte ha guadagnato autonomia, diventando l'oggetto di una singola disciplina filosofica: l'estetica. Tuttavia, l'emergere dei mass media, e in seguito dei media digitali, ha ricondotto l'arte alla tecnologia, sfidandone l'autonomia. In questa situazione, alcune domande filosofiche fondamentali sull'arte riacquistano centralità: Perché l'arte? A cosa serve l'arte? Qual è il ruolo dell'arte in una società tecnologica come la nostra? La risposta tradizionale sottolinea l'unicità dell'arte, evidenziando la differenza essenziale tra le opere d'arte e gli artefatti tecnici. Il crescente interscambio tra arte e tecnologia, tuttavia, ci incoraggia a mettere in discussione questa affermazione, perseguendo una strategia alternativa. L'ipotesi è che le opere d'arte appartengano a un genere tecnico finora trascurato: il genere degli artefatti esperienziali la cui funzione consiste nel suscitare esperienze. L'arte è separata dalla tecnologia solo se ci si concentra su artefatti come martelli o motori la cui funzione consiste nel produrre effetti concreti. Eppure, una volta riconosciuti gli artefatti esperienziali, si può fruttuosamente ricondurre l'arte alla tecnologia, ripensando le forme d'arte come tecniche per generare diversi tipi di esperienze.
Il progetto PEA lancia la filosofia degli artefatti esperienziali come una nuova area di indagine in cui il rapporto tra arte e tecnologia può essere propriamente studiato, offrendo così una nuova cassetta degli attrezzi concettuali per la ricerca storica ed empirica. Ciò sarà realizzato attraverso una metodologia quadruplice in cui l'estetica e la filosofia della mente analizzano le esperienze che gli artefatti esperienziali intendono suscitare, mentre la metafisica e la filosofia della tecnologia indagano la struttura in virtù della quale essi svolgono questa funzione. PEA riconceptualizzerà così le opere d'arte come artefatti tecnici che valorizziamo per il modo in cui ci permettono di arricchire, condividere e coordinare le nostre esperienze.
Questo lavoro è supportato dalla sovvenzione ERC PEA, 101040535. Finanziato dall'Unione Europea. Le opinioni e le visioni espresse sono tuttavia solo quelle degli autori e non riflettono necessariamente quelle dell'Unione Europea o dell'Agenzia Esecutiva del Consiglio Europeo della Ricerca. Né l'Unione Europea né l'autorità concedente possono esserne ritenute responsabili.
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